misure di sicurezza Wim Hof Method

Norme di sicurezza Wim Hof Method: non praticare mai in questi casi!

Tabella dei Contenuti

Introduzione

Il Wim Hof Method sta guadagnando sempre più attenzione per i suoi potenziali benefici sulla salute e sul benessere generale. Tuttavia, come in ogni disciplina che incide direttamente su fisiologia e stato mentale, è cruciale aderire a specifiche norme di sicurezza per evitare rischi potenzialmente gravi.
L’obiettivo di questo articolo è fornire un quadro chiaro e dettagliato delle precauzioni da adottare quando si pratica il Wim Hof Method, soprattutto in relazione alla tecnica di respirazione e all’esposizione al freddo; entrambi, infatti, sono strumenti semplici, naturali e molto potenti.

Troverai in questo testo temi come l’importanza di un ambiente adatto per la tecnica di respirazione, i rischi connessi alla pratica in acqua e le precauzioni da adottare nell’esposizione al freddo.

Il metodo può essere praticato da tanti, probabilmente dalla maggior parte delle persone, ma non da tutti. Verifica se puoi praticare leggendo quali sono le controindicazioni del Wim Hof Method.

Se puoi praticare, prima di iniziare è bene sapere che ci sono alcune regole generali di sicurezza veramente importanti, vediamole insieme. 

Norme di sicurezza sulla tecnica di respirazione

Bisogna praticare la tecnica di respirazione sempre in un ambiente sicuro e tranquillo, da sdraiati oppure seduti in una posizione dalla quale non si può cadere (seduti con la testa appoggiata). Perchè questa norma di sicurezza? Perchè durante la respirazione potresti svenire o potrebbero venirti dei crampi. Mai praticare la respirazione durante la guida di qualsiasi mezzo e mai praticare l’esercizio nell’acqua o vicino l’acqua. Prova a immaginare cosa potrebbe succedere se svieni mentre guidi o mentre sei in acqua!
Nell’acqua significa mai praticare l’esercizio di respirazione durante un bagno ghiacciato anche nella propria vasca da bagno, mai. L’esercizio di respirazione va fatto prima dell’esposizione al freddo, mai durante, e serve a prepararci al bagno ghiacciato.

Shallow Water Blackout (perdita di coscienza in acqua)

Tra gli effetti della tecnica di respirazione c’è l’aumento dei tempi di apnea. Quando forziamo la respirazione oltre a far entrare più ossigeno, cacciamo tanta anidride carbonica, è questo l’effetto principale. L’urgenza di respirare è legata ai livelli di CO2 presenti nel sangue, con bassi livelli di anidride carbonica si aumentano i tempi in cui si può rimanere senza respirare. Una delle domande che esce fuori sempre durante i workshop sui fondamenti del metodo è: “Stupendo! Se aumentano i tempi di apnea posso immergermi e rimanere sott’acqua fino a 3 minuti?”. La risposta è NO! Mai, mai, mai immergersi durante l’apnea provocata dalla tecnica di respirazione perchè potrebbe verificarsi la perdita di coscienza in acqua (Shallow Water Blackout).

E’ un fenomeno che può accadere durante l’apnea, anche in acque poco profonde. Si tratta di una perdita di coscienza causata dall’ipossia, cioè da un basso livello di ossigeno nel sangue. Ecco come avviene.

  1. Respirazione forzata: respiri profondi e veloci (super ventilazione) estendono il tempo di apnea (proprio come la tecnica di respirazione Wim Hof). Questo riduce temporaneamente la concentrazione di anidride carbonica (CO2) nel sangue.
  2. Mascheramento del segnale di pericolo: la bassa CO2 viene rilevata dai sensori del corpo che normalmente avvisano quando è necessario respirare. Di conseguenza, il nuotatore potrebbe non avvertire l’urgenza di respirare.
  3. Consumo di ossigeno: mentre il nuotatore è in apnea, il corpo continua a consumare ossigeno.
  4. Basso livello di ossigeno: senza un adeguato segnale di pericolo causato dalla bassa CO2, i livelli di ossigeno possono scendere a un punto critico senza che il nuotatore se ne renda conto.
  5. Perdita di coscienza: quando i livelli di ossigeno nel sangue scendono troppo, il cervello non riceve abbastanza ossigeno per funzionare correttamente, portando alla perdita di coscienza.
  6. Conseguenza: senza un intervento tempestivo, questo può rapidamente portare all’annegamento.

Purtroppo ci sono stati casi che hanno portato alla morte di persone che non hanno rispettato il protocollo.
Spero sia abbastanza chiaro: mai praticare la tecnica di respirazione in acqua!

Norme di sicurezza sull’esposizione al freddo

La parola più importante da tenere a mente è: GRADUALITA’.
E’ importante esporsi al freddo in maniera graduale. Il corpo è in grado di adattarsi molto velocemente al freddo ma questa resistenza va costruita con gradualità. E’ importante non forzare mai ed ascoltare i segnali che il corpo ci manda.

Se si va in natura è importante non andare mai da soli e non mettere la testa nell’acqua, soprattutto per chi è alle prime armi.

Rischi di un’esposizione al freddo sbagliata

Tra i rischi principali c’è l’ipotermia, una condizione che avviene quando la temperatura del corpo scende sotto i 35 gradi. Come indicazione generale, 15 minuti in acqua a poco più di zero gradi possono portare alla perdita di coscienza e in 45 minuti alla morte. In altre parole: non si scherza! Entrare nell’acqua fredda è solo metà dell’opera, l’altra metà è riscaldarsi dopo essere usciti. E’ fondamentale non arrivare mai al limite mentre si è in acqua perchè potrebbe essere già troppo tardi. Ricordiamo che per avere la maggior parte dei benefici del metodo basta una doccia fredda (sotto i 14 gradi almeno) di due minuti ogni giorno. Non ci sono record da battere o sfide da vincere: c’è un metodo che, se praticato correttamente, ci può portare a migliorare la nostra vita. In due studi (uno sulla doccia fredda e uno su nuotatori invernali in acque fredde) è stato riscontrato che a una maggiore esposizione, in termine di tempo, non corrispondeva una maggior beneficio. I benefici non sono direttamente proporzionali alla durata dell’esposizione ma c’è una soglia. L’equilibrio sta nell’esporre il nostro corpo a uno “stress” controllato che può portare benefici, se andiamo oltre quella linea o non ci sono benefici maggiori oppure addirittura ci potrebbero essere conseguenze negative, è il meccanismo dell’ormesi.

Un altro rischio può esserci quando immergiamo la testa nell’acqua fredda. L’esposizione al freddo attiva la risposta del sistema simpatico (combatti o fuggi) e tra i vari effetti ci potrebbe essere il riflesso a respirare affannosamente. Di solito si verifica appena entrati nell’acqua e può durare svariati minuti. Durante un workshop con un istruttore del metodo impari a controllare questo riflesso. Quando invece mettiamo la testa sotto l’acqua si attiva il riflesso di immersione che attiva il sistema parasimpatico. Questo riflesso ci prepara a una potenziale mancanza di ossigeno e a un’immersione, porta un senso di calma ed è presente in tutti i mammiferi.
Se entri di colpo nell’acqua fredda e immergi anche la testa potresti far entrare in conflitto i due sistemi e questo, in soggetti vulnerabili, può portare a un’aritmia.  Qui lo studio scientifico sul potenziale conflitto tra sistema simpatico e sistema parasimpatico.

Inoltre se il riflesso a respirare affannosamente si attiva quando siamo nell’acqua in un posto dove non si tocca potremmo iniziare a bere acqua con il rischio di annegare.
Quindi le indicazioni di sicurezza per un bagno freddo in natura sono: mai andare da soli, non mettere la testa sott’acqua e stare in un posto dove si tocca.

Conclusioni

Rispettando questo poche regole il Wim Hof Mehotd è assolutamente sicuro e con un impegno minimo può portare benefici enormi soprattutto in termini di salute mentale con un aumento dell’energia, miglioramento della gestione dello stress, riduzione dell’ansia e stimolo del buon umore.

Sono 3 anni che pratico quotidianamente, da febbraio 2023 sono istruttore ufficiale del metodo. Il primo beneficio che ho avuto è stato quello di rendermi conto dei momenti in cui ero stressato, prima vivevo sotto stress e non me ne accorgevo (puoi leggere la mia storia e come sono arrivato al metodo qui). Il secondo beneficio è stato l’aumento del buon umore: quando esci dalla doccia fredda ti senti un leone nel pieno delle forze pronto ad affrontare la giornata con un’energia enorme. Queste sensazioni hanno stimolato un cambiamento positivo autorinforzante anche in altri aspetti della mia vita tra cui bere meno alcol, fare più attività fisica, mangiare meglio, dare attenzione al sonno e dormire di più.
Il terzo beneficio è stato aiutarmi a tornare a sentire il mio intuito e a sviluppare la mia spiritualità con meditazioni indescrivibili durante e subito dopo l’esercizio di respirazione. 

Consiglio di partecipare a un workshop di un istruttore certificato per avere tutte le informazioni, chiarire tutti i dubbi e tornare a casa con la conoscenza per poter praticare in sicurezza. 

Qui trovi la mappa interattiva con i corsi più vicino a casa tua.

Qui invece trovi la pagina Rocco Perrone sul sito ufficiale con i prossimi workshop tenuti da me.

Buona pratica e, come dice Wim, “All the love, all the power!”.

Con pratiche supportate scientificamente, attraverso il contatto con la Natura selvaggia dentro e fuori di te, posso aiutarti a essere felice, forte e in salute.

Istruttore Wim Hof Method | Terapista forestale | Dj Ecstatic Dance | Guida escursionistica

Studio gli effetti dell’uso dello smartphone e le soluzioni per contrastarli attraverso la Natura

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