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La mia esperienza all’Etna Therapy

Tabella dei Contenuti

Introduzione

Dal 20 al 26 Maggio 2024 ho partecipato all’Etna Therapy, un “ritiro di crescita personale” organizzato in Sicilia presso Villa Femminamorta, a Carruba in provincia di Catania.

Ho aspettato quasi un anno prima di scrivere questo articolo per poter testimoniare gli eventuali effetti duraturi. Durante un ritiro si vive in una bolla, in una comunità temporanea, in un luogo protetto. Il “lavoro”, come dice Nicole Lepera, va fatto fuori, ogni giorno. Per questo motivo mi sono dato il tempo di sedimentare. Mi sono preso cura dei semi piantati e li ho fatti fiorire. Tra l’altro sono sensibile al tema (dei benefici a lungo termine) essendo co-autore di un paper scientifico sugli effetti di ritiri di bagni di foresta a un mese di distanza dalla fine del viaggio, lo trovi qui. 

Non vi racconterò i dettagli del programma e quello che abbiamo fatto: custodisco quei preziosi ricordi nel mio cuore e li voglio condividere solo con chi c’era. Inoltre, per chi legge e vorrà partecipare, penso sia funzionale alla buona riuscita del ritiro non conoscere esattamente le attività.

Vi racconterò invece cosa ho provato io e come quei sei giorni mi hanno cambiato.

La mia esperienza all’Etna Therapy

Il mio ritiro è iniziato con una sincronicità fuori di testa.
Prima di spegnere il telefono e avviarmi al punto di incontro leggo un’ultima volta i messaggi e ce n’è uno, che aspettavo da mesi, relativo alla sfera professionale, che mi taglia le gambe e allo stesso tempo mi libera. Non ho il tempo di processare. Mi muovo, per la prima volta, verso gli altri partecipanti e iniziamo le attività con musica ad alto volume e la prima canzone è LA CANZONE con cui negli ultimi due anni ho avuto le esperienze trasformative più potenti (per i curiosi è questa). Mi sono sentito nel posto giusto al momento giusto, non capita spesso. Ho iniziato il ritiro con 5 minuti di brividi su tutto il corpo. E’ stato rassicurante anche perché ero arrivato con tante aspettative positive ma anche con timori e paure. Avevo scelto bene e quella situazione me lo stava confermando.

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La decisione di partecipare l’avevo fatta qualche mese prima, quando un’amica, che non ha mai partecipato, mi ha inviato il link della pagina Instagram dell’Etna Therapy pensando che potesse interessarmi. Nello stesso periodo stavo vivendo un cambio di prospettiva ovvero dal punto di vista della Basilicata, mia terra d’origine, avevo iniziato a guardare anche verso sud (Calabria e Sicilia) invece che solo verso nord. Ricordo di aver prenotato istintivamente, sapendo che se non l’avessi fatto in quel preciso momento, in seguito avrei trovato mille scuse per non farlo. Quindi capite come la sincronicità iniziale sia stata veramente spaziale.

I giorni del ritiro
In quei giorni ho visto tanta sofferenza nelle mie sorelle e fratelli di viaggio. La maggior parte di questo dolore è causato dai modelli, pregiudizi, aspettative che ci impone la società e che subiamo impotenti. Durante le pratiche ho assistito a momenti di liberazione e di trasformazione poderosi che non dimenticherò mai. Sono grato di essere stato lì con loro. Ho visto anche tanto coraggio, cura, fiducia, sincerità, voglia di aprirsi e di condividere, momenti di gioia ed estasi.

Da parte mia, ho lavorato più di fino.
Il punto di vista da cui scrivo è probabilmente privilegiato avendo una relazione sana con il mio corpo, non avendo subito traumi importanti (o comunque quando sono arrivati avevo già gli strumenti per affrontarli), avendo relazioni affettive stabili e profonde sia a livello familiare che amicale, avendo iniziato un percorso trasformativo nel 2020 che mi ha portato a un risveglio spirituale che mi ha dato equilibrio e benessere interiore (questo non significa che il percorso sia finito, ho ancora tanto da fare). In quei giorni ho pianto e gioito più per gli altri che per me stesso. La mia trasformazione è arrivata dopo. 

Dopo il ritiro

Sono uscito dal ritiro con una forza che non provavo da anni. La gloria e la gioia erano immense. Ero in sintonia con il Tutto. Bastavo a me stesso in equilibrio con gli elementi naturali e le persone. La mia energia si espandeva a chi mi veniva incontro. Le decisioni e le azioni coraggiose hanno alimentato il coraggio e mi hanno dato energia e sicurezza. Uscire dalla mia zona di comfort, nella misura giusta e rispettando i miei limiti, mi ha dato entusiasmo. 

E poi sono stato maldestro, ho frainteso e in un eccesso di confidenza ho abusato di quel potere e sono caduto. Mi sono subito tornate in mente le parole che Carlo ci ha detto in quei giorni, quasi come un avvertimento: “Il vero potere è dare potere agli altri”. 

Nei mesi successivi ho iniziato una lenta risalita mettendo basi più forti e più solide, radici più profonde.

L’influenza del ritiro si fa sentire ancora oggi, mi ha aperto porte su strade che sto ancora seguendo.

Difendere i propri confini

Per esempio mi ha aiutato a diventare vegetariano. Il punto focale non è sul risultato ma sul processo ovvero ho iniziato a difendere meglio i miei confini e ad esercitare il sacro NO. Prima dell’Etna Therapy, dopo varie trasformazioni durate anni, ero arrivato a mangiare pochissima carne, e pesce, e solo in situazioni particolari anche se non volevo: durante banchetti e matrimoni, quando ero invitato da amici e parenti, in situazioni dove preferivo adattarmi al contesto per evitare di creare problemi e per non essere giudicato, attaccato, deriso. Poi ho avuto la forza di iniziare a dire NO, GRAZIE non mangio carne e pesce. Ancora oggi subisco gli sfottò di amici e parenti per questa decisione ma ho la forza per difendere i miei confini, non solo quelli che riguardano il cibo. Questo è successo grazie al percorso iniziato all’Etna Therapy. Il lavoro l’ho fatto io nei mesi successivi ma gli strumenti li ho presi lì.

Percorso sessualità consapevole

Durante il ritiro abbiamo lavorato sul consenso, sulle relazioni, sulla sessualità consapevole, sul tocco, sulla transpersonalità. Quei laboratori sono stati l’inizio di un approfondimento, che continua ancora oggi, e che sta migliorando in maniera enorme le mie relazioni affettive, la mia comprensione sulle pratiche sessuali, il rapporto con il mio corpo e quello degli altri. Ho interiorizzato alcuni concetti che mi hanno cambiato come persona, per esempio: “tutti i corpi meritano di essere accarezzati” (con il loro consenso) maschi, femmine, magri, in carne, giovani, vecchi, che ci attirano oppure no, e così via. E’ al tempo stesso una liberazione dai modelli che ci impone la società, ma anche un atto di profonda cura, gentilezza, accoglienza e connessione umana. 

Ho sentito per la prima volta parlare di Betty Martin e della ruota del consenso. Il suo libro (trovi una mia recensione qui) mi ha aiutato a capire e sistemare molte cose. Per esempio sono diventate molto più chiare tante dinamiche familiari e professionali relative alla sfera del dare e ricevere.

La spiritualità

Dal 2020 in poi ho iniziato a vivere un risveglio spirituale. I primi 4 anni sono stati scanditi da pratiche soprattutto individuali tra cui meditazione, letture e la tecnica di respirazione del metodo Wim Hof. Negli ultimi tempi invece le esperienze più spirituali le ho vissute grazie al contatto con le altre persone: con lunghi abbracci, profondi sguardi negli occhi, affinità corporee immediate, connessioni istintive. Tutto questo è successo anche durante l’Etna Therapy. Il legame che si è creato con la tribù è indissolubile. Durante il ritiro mi sono successe anche altre due sincronicità e quando vivi questi momenti senti di essere parte di qualcosa di più grande. In quei giorni, inoltre, ho consolidato una grande consapevolezza e realizzazione: io sono un’anima immortale che abita temporaneamente un corpo.

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I facilitatori

Il livello e la professionalità sono stati altissimi. Ho visto enorme precisione nello scegliere i tempi, gli spazi, l’incastro perfetto tra le pratiche. Non vado nei dettagli del programma per non rivelare troppo.

Il ritiro è stato guidato da Carlo Runay (il capobranco), Jacopo Pennisi (la leggerezza) e Won Won-Myeong (il maestro). Ognuno di loro ha lavorato su aspetti diversi in maniera eccellente e a tratti sconvolgente. Potete trovare maggiori informazioni sulle attività in questa pagina del sito ufficiale di Etna Therapy.

Qui vorrei raccontarvi qualcosa di più su Won, danzatore koreano. Ogni discussione con lui mi ha regalato perle preziose e rarissime.

Gli ho chiesto: “Chi sono stati i tuoi maestri?
Ho mille maestri: persone, animali, piante, ogni cosa. Non ho nessun discepolo, nessun follower, non mi interessa”.

Con lui abbiamo lavorato sul movimento corporeo semplificandolo così tanto da portarlo all’essenza. Difficile da fare e anche da capire. Per Won “tutto danza”, qualsiasi cosa, anche la macchinetta del caffè (inside joke: caffeeeeee!!!). E’ un concetto molto potente che ha continuato, e continua, a girarmi in testa. Quando siamo andati a fare l’escursione sull’Etna ho visto un isolato, immobile ed enorme masso circolare che è stato lanciato lì durante un’eruzione. Immaginando il volo che ha fatto dalla caldera, ho detto a Won: “per arrivare qui ha danzato!” Lui ha fissato e toccato per un po’ il masso, in silenzio, e poi mi ha detto: “sta ancora danzando”.

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Won mentre beve caffè

Villa Femminamorta

Il posto è fantastico. Si vede il mare da un lato e l’Etna che fuma dall’altro. E’ un giardino botanico, un rifugio accogliente. La cucina vegetariana di Federico è strepitosa.

Conclusione

A distanza di 10 mesi posso dire che sento ancora gli effetti positivi del ritiro. La precisazione d’obbligo è che mi sono preso cura dei semi piantati in quei giorni e sono fioriti grazie a questa cura. Il lavoro duro va fatto quotidianamente una volta fuori. 

Posso dire che grazie all’Etna Therapy la mia vita è migliorata in vari aspetti.
Prima di tutto ho maggiore contezza del potere che abbiamo, su noi stessi e sugli altri. Bisogna essere molto accorti e maneggiarlo con cautela altrimenti anche una buona intenzione si può trasformare in dolore proprio e altrui. 

In secondo luogo ho migliorato la difesa dei miei confini intesi come: 

  • spazi temporali: dire con gentilezza e fermezza “NO, GRAZIE
  • scelte non convenzionali: non mangiare carne e pesce in una famiglia, gruppo di amici e comunità dove è culturalmente non accettato
  • spazi professionali: rifiutare opportunità che mi distraggono dal mio cammino
  • ascoltare il mio istinto e il mio corpo anche se questo va contro i modelli di comportamento standard

Il terzo aspetto è relativo alle relazioni e alla sessualità. Il viaggio che ho iniziato durante il ritiro mi ha portato, con letture, esperimenti ed esperienze successive, a decostruire buona parte di quello che sapevo. Adesso ho un punto di vista critico che mi permette di rendermi conto del modello completamente sbagliato che ci viene proposto (imposto) tutti i giorni: dai messaggi pubblicitari ai siti porno, dai film agli spettacoli comici, dall’educazione alle chiacchiere con gli amici. Alcuni esercizi proposti da Betty Martin, hanno completamente rivoluzionato il mio modo di fare l’amore, è così bello che una volta iniziato non si può più tornare indietro!

Questo è stato il mio viaggio personale.

Sono sicuro che, in qualsiasi momento del tuo percorso ti trovi adesso, il ritiro potrebbero aiutare anche a te.

Se leggi questo articolo e sei ancora indeciso se partecipare all’Etna Therapy, oppure stai scoprendo qui per la prima volta della sua esistenza, ti consiglio vivamente di regalarti questa esperienza, di raccogliere il coraggio di iscriverti e iniziare (o continuare) a prenderti cura di te stesso, per poi essere in grado di prenderti cura meglio anche degli altri.

Se leggi questo articolo e hai partecipato a un’edizione passata di Etna Therapy, spero che tu abbia trovato punti di contatto con la mia esperienza: facciamo parte di una tribù e ci riconosciamo quando siamo lì fuori.

Se invece sei tra quelli che ha partecipato all’edizione in cui c’ero io sappi che ti tengo nel cuore, custodisco la memoria di quei momenti con cautela e tra i ricordi più belli. Ho rivisto ogni singola foto del ritiro, ho ancora gli occhi pieni di gioia e amore. La cosa più bella che è capitata è stata entrare in contatto con anime affini.

CREDITI FOTO
Tutte le foto pubblicate in questo articolo sono state realizzate da Rony Cadavid e messe a disposizione dall’organizzazione.

Con pratiche supportate scientificamente, attraverso il contatto con la Natura selvaggia dentro e fuori di te, posso aiutarti a essere felice, forte e in salute.

Istruttore Wim Hof Method | Terapista forestale | Dj Ecstatic Dance | Guida escursionistica

Studio gli effetti dell’uso dello smartphone e le soluzioni per contrastarli attraverso la Natura

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